Mi chiamo Cristiano Ferrarese, ho 44 anni e mi sento una persona fortunata


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Memoir e pamphlet contro i guasti dell’Italia, scandito da una canzone diversa per ogni capitolo, il libro racconta dei quattro mesi da badante per malati con problemi di demenza, e dei primi cinque mesi da portiere di notte per un albergo di lusso di Bristol, dove Ferrarese ancora lavora.

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Cristiano è stato operaio in diverse aziende, professore alle superiori, libraio e sindacalista finché non ha deciso di lasciare l'Italia. Lo ritroviamo che pedala verso il suo nuo- vo lavoro: portiere di notte in un grande e lussuoso hotel di Bristol.
Pedala e comincia a raccontare: la partenza, l'arrivo in Inghilterra e la sua nuova vita. Scrive in prima persona: dell' indignazione per l' Italia, paese piccolo piccolo, che lo ha costretto ad andarsene, della gioia e del dolore, dell' amore e del rifiuto. Senza autocompiacimento senza autoassolversi.

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Mi chiamo Cristiano Ferrarese, ho 44 anni e mi sento una persona fortunata

Mi chiamo Cristiano Ferrarese, ho 44 anni e mi sento una persona fortunata

Memoir e pamphlet contro i guasti dell’Italia, scandito da una canzone diversa per ogni capitolo, il libro racconta dei quattro mesi da badante per malati con problemi di demenza, e dei primi cinque mesi da portiere di notte per un albergo di lusso di Bristol, dove Ferrarese ancora lavora.

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